La realtà è creata da noi e siamo proprio noi che possiamo modificarla e renderla a somiglianza di ciò che più vogliamo, con il “potere dell’immaginazione“.
Siamo costantemente bombardati, in questo periodo soprattutto, da immagini del mondo che definiamo reale, credendo che sia tutto ciò che esiste.
Ma siamo sicuri che sia così?
La Dott.ssa Martina Russo, Psicologa, ci spiega oggi il potere e la forza dell’immaginazione.
Indice dei contenuti
Il potere dell’immaginazione
Più riuscirai a sognare ad occhi aperti, più avrai modo di cambiare quelli aspetti della tua vita che non ti piacciamo.
E’ proprio il potere dell’immaginazione che dà forma al cambiamento.
Come abbiamo spesso ascoltato nelle favole:
I sogni son desideri
A volte, però, lasciamo che questo sia vero solo per i bambini e non ci accorgiamo che è proprio la nostra parte bambina che stiamo trascurando, quella parte che invece ha già pronta la soluzione per noi.
Come fare?
Abbandonare i pensieri e il concretismo collegati alla realtà delle cose spesso non è semplice, soprattutto se le emozioni che ci accompagnano durante il giorno sono noia, tristezza e solitudine.
Un’ottima idea è quella di iniziare a immaginare il Tuo cambiamento a partire da un libro che stai leggendo, da un film o da una attività che ti faccia ritrovare la serenità essenziale per iniziare a pensare positivo.
Non siamo solo ciò che vediamo ma possiamo essere molto di più e andare oltre agli schematismi che appartengono al mondo degli adulti.
Schematismi che, purtroppo, e molto spesso, sono trappole per l’immaginazione che non penetra e non ha una porta di accesso nella nostra mente.
Fai un tuffo nell’infanzia
Un aiuto concreto può essere la vicinanza ad un bambino, che spesso attraverso il gioco simbolico alimenta la sua fantasia e i suoi desideri.
Può essere dunque proprio quel bambino lo zoppo con cui imparare a zoppicare….a immaginare!
Ed è così che la realtà, diventata a volte troppo insidiosa e intollerante, si trasforma in una sensazione piacevole che non è più fuori da noi, ma dentro di noi.
E sei proprio TU che ti dai il permesso di ritrovare la felicità grazie al potere dell’immaginazione.
Più difficile, ma non impossibile, è contattare la parte bambina di noi stessi, che ognuno ha 😉
E’ la parte più sensibile, emotiva, impulsiva e creativa che ogni persona possiede.
Dar voce a questa parte richiede un tuffo nel passato, un tuffo nell’infanzia che ci permette di ricordare quale era il nostro gioco preferito, cosa ci piaceva creare con le mani e quali erano le emozioni che accompagnavano quei momenti.
Sono proprio quelle emozioni che conducono l’adulto verso il cambiamento.
Crea la tua realtà
Creare la tua realtà è, dunque, possibile.
Questo non vuol dire avere un esame di realtà assente o distorto ma concedersi del tempo e dello spazio per poter permettere alla mente di ritrovare quelle energie necessarie per poter affrontare la quotidianità.
Tutto ciò può essere possibile non solo rimanendo attivi e svolgendo attività in cui ritroviamo la tranquillità, ma anche chiudendo gli occhi, respirando e concentrando la nostra attenzione sul respiro e sul corpo.
Provando, cioè, a visualizzare un paesaggio a noi caro, il mare, un prato in fiore e tutto ciò che in parte richiama il nostro essere bambini e liberi di sognare ed immaginare un mondo come noi lo vorremmo.
E’ proprio l’immaginazione che contribuisce a modificare il nostro cervello (come tutte le esperienze che facciamo).
Si ha, infatti, una attivazione neuronale che stimola la produzione di mielina che rafforza le connessioni neuronali.
Immaginare e percepire una realtà diversa ci permette di renderla più concreta.
Ed è proprio in questo periodo che dobbiamo riscoprire la forza e il potere dell’immaginazione che ci permette di mettere in atto un cambiamento e trasformare la paura e l’ansia, a volte eccessive, in immagini e pensieri positivi.
Il pensiero positivo va dunque allenato ad essere tale e in questo modo si determina la “profezia che si auto-avvera”, una previsione che si realizza per il solo fatto di essere stata pensata ed espressa in quei termini.