Quando parliamo di strumenti compensativi ci riferiamo a qualsiasi prodotto o sistema, in grado di bilanciare un’eventuale disabilità o disturbo riducendone gli effetti negativi.
Ci riferiamo, dunque, all’insieme di procedimenti, stili di lavoro o apprendimento in grado di ridurre, se non superare, i limiti della disabilità o del disturbo.
Gli strumenti compensativi possono essere utili a tutti i ragazzi e quindi possono essere proposti all’intera classe.
Non hanno, infatti, nessuna caratteristica stigmatizzante e possono essere proposte a tutti gli alunni, facilitandone così la condivisione, l’accettazione e l’inclusione.
Per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento si propongono abitualmente strumenti differenti per efficacia e flessibilità, come la tabella dell’alfabeto, la tavola pitagorica, la calcolatrice, i computer.
Non è sufficiente, però, che l’insegnante consenta l’uso in classe delle strategie compensative, senza insegnare agli allievi come si utilizzano.
Il computer, infatti, è uno strumento compensativo che funziona solo se c’è vera competenza, ovvero solo se il ragazzo lo sa usare bene, con piena sicurezza, sapendolo adattare con flessibilità alle proprie esigenze di studio.
In questo senso, parliamo di “didattica compensativa“.
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Le strategie compensative
Le strategie compensative possono essere elaborate autonomamente dall’alunno, spesso per tentativi ed errori, altre possono essere proposte o suggerite dagli adulti.
Esistono delle strategie che incidono più o meno direttamente sull’efficacia dei processi cognitivi, di comprensione e memorizzazione, e migliorano sensibilmente il metodo di studio.
Una strategia può riguardare la capacità di integrare o mediare la comunicazione scritta attraverso altri codici, in particolare grafico-visivi: utilizzare schemi, grafici, mappe, diagrammi.
In questo caso, con l’utilizzo di rappresentazioni grafiche è possibile integrare e rafforzare la comunicazione scritta.
La rappresentazione per mappe concettuali
La rappresentazione per mappe è una delle più potenti strategie compensative a disposizione degli alunni con DSA, in particolare nel caso di difficoltà di lettura e di studio, perché sostituisce o integra la comunicazione testuale con quella visiva.
È una strategia che ha quasi sempre una componente tecnologica, perché le mappe si producono con il computer, ma le capacità individuali sono determinanti.
Questa strategia compensativa, dunque, non può essere sviluppata e applicata in autonomia dagli studenti, in riferimento proprio alla sua complessità ed importanza.
Richiede un attento e specifico intervento formativo, non tanto sulle capacità informatiche, bensì soprattutto sulla capacità di organizzare e strutturare le informazioni che si vogliono rappresentare.
La costruzione di una mappa concettuale, infatti, è un’operazione complessa e richiede una specifica attività formativa.
Non ci si riferisce tanto all’esecuzione grafica, quanto alla capacità di sintesi e di attenta rilettura dei contenuti, ovvero individuare i nodi e i concetti associati, assegnare ad essi delle etichette, individuare i collegamenti.
Per molti versi, le mappe sono utili per gli alunni con DSA come lo sono per i loro compagni, in quanto li aiutano a:
- Organizzare le conoscenze già possedute;
- Facilitano l’elaborazione di nuove informazioni;
- Potenziare la comprensione e la memorizzazione di nuovi concetti.
La mappa aiuta i ragazzi a memorizzare i contenuti perché ne favorisce l’organizzazione logica ed evidenzia i collegamenti tra le informazioni possedute.