In questo articolo vogliamo parlarvi di inclusione in classe e dell’importanza di promuovere la differenziazione didattica.
Iniziamo đ
Con la constatazione che ogni studente possiede bisogni personali diversificati e specifici, si impone lâesigenza di adottare metodi di insegnamento specifici e peculiari.
Una soluzione può essere proprio la differenziazione didattica.
“Una strada obbligata e, nello stesso tempo, esaltante per arrivare a dare a ognuno dei nostri bambini, ragazzi, giovani presenti a scuola tutto ciò che la loro condizione richiedeâ (DâAlonzo).
Può essere, infatti, definita come una prospettiva metodologica di base capace di promuovere processi di apprendimento significativi per tutti gli allievi presenti in classe.
Adattare, cioè. l’insegnamento alle differenze degli studenti.
La differenziazione didattica, se ben condotta, può essere la chiave di accesso per permettere a ogni allievo di raggiungere i migliori risultati possibili sul piano delle conoscenze, delle abilità e delle competenze.
Come? Proponendo in aula:
- Percorsi alternativi;
- Piani individualizzati;
- Esperienze di apprendimento diversificate.
Il tutto con l’obiettivo di stimolare l’acquisizione di conoscenze, competenze e abilitĂ .
L’inclusione in classe
Il concetto di differenziazione didattica è alla base del processo inclusivo della scuola.
Se un docente vuole offrire un vero aiuto, essere autenticamente insegnante, quindi lasciare il segno, progetta un percorso differenziato specifico, ma collegato al percorso della classe, si adopera per conoscere le abilitĂ dello studente, si attiva per comprendere le sue potenzialitĂ , adotta metodi e procedure volte a incontrate le sue esigenze speciali (D’Alonzo).
Si può differenziare, infatti, solamente se si conoscono le caratteristiche, le peculiarità , le potenzialità , le capacità , il bagaglio personale dei nostri ragazzi.
Ă molto importante anche che lâinsegnante capisca se la proposta formativa incontra le motivazioni degli studenti, le loro curiositĂ , le loro attenzioni, i loro interessi.
Sapere, ad esempio, come impiegano il tempo libero, quali sport praticano, se sono spontaneamente portati per un lavoro comunitario oppure individuale, se sono piĂš o meno curiosi; tutto questo è fondamentale per ancorare lâesperienza scolastica alla vita personale.
Inoltre, occorre capire il profilo personale dellâapprendimento degli allievi, ovvero il loro stile di apprendimento.
Se riusciamo a comprendere come funzionano al meglio gli allievi, quali sono le loro specifiche peculiaritĂ , potremmo declinare la nostra proposta formativa modellandola sulle caratteristiche delle diverse intelligenze per permettere a tutti di apprendere meglio.
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DâAlonzo Luigi, La differenziazione didattica per lâinclusione. Metodi, strategie e attivitĂ , Erickson, Trento, 2017
Cornoldi Cesare, De Beni Rossana, Gruppo MT, Imparare a studiare. Strategie, stili cognitivi, metacognizione e atteggiamenti nello studio, Erickson, Trento, 2015