Oggi vi proponiamo l’interessante e attuale contributo della Dott.ssa Martina Russo, Psicologa, che vi parlerà di come combattere l’ansia e la paura in questa particolare emergenza.
Ebbene sì, quella che stiamo vivendo non è solo un’emergenza sanitaria, ma anche psicologica.
Indice dei contenuti
Una vera emergenza psicologica
Stiamo vivendo una vera e propria emergenza che mette in campo non solo medici, infermieri, volontari della protezione civile impegnati sul campo ogni giorno.
Tutti noi siamo chiamati a pre-occuparci di noi stessi e ad investire parte delle nostre energie quotidiane preservando la nostra salute sia fisica che psichica.
Partiamo proprio da qui, dall’adulto che in una situazione nuova come questa non riesce ad essere guidato dall’esperienza.
Di conseguenza, agisce spesso mettendo in atto atteggiamenti di fuga ed evitamento o di negazione e minimizzazione che non permettono un adeguato fronteggiamento del problema.
Con tali reazioni si innesca, dunque, un processo di regressione che richiama i comportamenti più primitivi dell’uomo, quelli cioè meno razionali.
Ed è proprio così che si alimenta il panico e la paura che a volte si incrementano in modo rilevante interferendo con le attività quotidiane.
Essendo un virus anche sconosciuto si alimentano anche notizie contradditorie in merito, a volte poco coerenti tra loro, che alimentano nella popolazione paura e confusione.
Il virus è contagioso quanto la paura che si può dunque trasformare in panico e portare con sé notevoli condizioni cliniche di ansia generalizzata e a volte reazioni di somatizzazione (mal di testa, mal di stomaco, reazioni cutanee ecc…).
La paura è un’emozione primaria che protegge la persona e non lo espone al pericolo.
Essa è dunque fondamentale per la sopravvivenza e indica la presenza attiva del principio di autoconservazione e di difesa, fondamentali per l’essere umano.
La situazione di paura non può essere retta a lungo dall’uomo.
Qualora questo avvenga, il nostro corpo reagisce non più in maniera autoconservativa, ma può sviluppare reazioni di panico, fobia e ipocondria che oltre a minare la nostra salute mentale attaccano anche il nostro sistema immunitario.
Come combattere l’ansia e la paura?
E’, dunque, molto importante mantenere un livello di allerta funzionale, o stress positivo, che permette un adeguata risposta all’emergenza che stiamo vivendo.
Cosa e come fare?
Oltre, naturalmente, a rispettare l’insieme di regole emanate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è importante.
Non permettete al pensiero “Coronavirus” di invadere la vostra quotidianità e la vostra mente
Sì a misure di precauzioni utilizzabili giornalmente!
No a reazione di ansia generalizzata, panico e fobia che impediscono lo svolgimento delle normali attività.
Può sembrare assurdo, ma siamo noi che diamo il permesso all’ansia di superare la soglia dello stress positivo e di convogliare in reazioni di panico prolungate nel tempo, che recano alla nostra mente e al nostro corpo solo notevoli disagi.
In questo senso, ciò che possiamo fare è: “permetto e concedo alla mia ansia solo 15 minuti della mia giornata”.
Ciò significa che tutto ciò che è legato alla paura della malattia, al virus e all’ansia prenderà solo 15 minuti del nostro tempo.
In questo tempo, è possibile (paradossalmente) dar voce al panico, verbalizzando o scrivendo tutto ciò che riguarda il sentire in quel momento, emozioni negative, sensazioni di malessere, pensieri catastrofici, e poi basta 😉
Attività fisica all’aperto
L’ansia può essere contrastata anche attraverso l’attività fisica, soprattutto quella svolta all’aperto.
Ecco alcuni consigli utilissimi da parte di Alessio Forte, esperto in attività motorie preventive e adattate.
In un particolare momento come questo, è pur sempre consigliato concedersi 45-60 minuti giornalieri all’aria aperta, rispettando le normative vigenti.
Le attività aerobiche consigliate sono camminata veloce, bicicletta, o anche corsa 😉
Intensità e durata dell’esercizio fisico sono parametri fondamentali da seguire, in quanto se non rispettati nella misura moderata si può verificare un significativo aumento del cortisolo.
Uno stress psicofisico eccessivamente intenso o protratto può dunque portare ad una situazione di immunodeficienza che potrebbe esporci maggiormente al virus.
Inoltre, la natura può aiutare il nostro sistema immunitario in quanto è risaputa l’influenza positiva di alcune piante che rafforzano la nostra barriera difensiva.
Grazie all’attività fisica all’aperto si riducono naturalmente i livelli di cortisolo nel sangue (ormone dello stress), mente viene favorito il rilascio di endorfine (ormone della felicità), fonte di benessere per il corpo e per la mente.
Questi suggerimenti, inquadrati da un punto di vista sia fisico che psichico, possono contribuire ad affrontare tale momento di emergenza, con la consapevolezza che ognuno di noi può imparare a combattere l’ansia e la paura e a riconoscere e a gestire se stesso e le proprie paure.