Il disegno infantile dei bambini: ecco cosa osservare

disegno infantile

Il disegno infantile è un importante mezzo di comunicazione e espressione della personalità dei bambini.

Disegnare per i bambini rappresenta il modo migliore per comunicare ed esprimere il proprio mondo interiore e le emozioni.

Tramite il disegno, infatti, il bambino esprime se stesso, il proprio vissuto interiore, le proprie emozioni e sentimenti.

L’esperienza personale, dunque, entra nel disegno. 

Saper interpretare i disegni dei bambini è molto importante, in quanto ci può permettere di capire cosa provano e cosa pensano.

Non dobbiamo però generalizzare: quello che osserviamo nei disegni dei bambini deve essere essere riferito al caso specifico che stiamo analizzando, chiedendo sempre il sostegno di un professionista esperto.

Insieme vedremo alcune linee guida che possono essere seguite per comprendere il significato del disegno infantile. 

Le fasi del disegno infantile

La prima forma di comunicazione del bambino è lo scarabocchio.

I primi disegni dei bambini sono realizzati con movimenti casuali e non controllati, il risultato sul foglio è un insieme confuso e disordinato di linee, circolari o spezzate, in cui non si individuano immagini socialmente condivise.

Ciò che il bambino proietta sulla carta non è una copia della realtà che lo circonda, bensì la percezione delle proprie emozioni, fantasie, in rapporto con la realtà stessa.

Gli scarabocchi hanno dei tratti comuni in tutti i bambini di una stessa età ed infatti lo sviluppo dell’attività grafica pittorica è universale.

12-18 mesi: lo scarabocchio disordinato

Sul foglio sono tracciati segni casuali tutti con direzioni diverse.

I segni disordinati tenderanno a disporsi sul foglio sullo stesso lato con cui il bambino impugna il colore.

Mentre scarabocchia il bambino muove il braccio con movimenti “centrifughi”, ovvero che partono dalla base del foglio per allontanarsi verso l’esterno, la parte superiore del foglio e la più lontana da sé.

18-24 mesi: lo scarabocchio ordinato

Iniziamo a riconoscere le prime forme.

Grazie all’interazione con l’adulto e con i pari i suoi disegni casuali assumeranno un significato.

2-3 anni: lo scarabocchio imitativo

Durante tale fase il bambino imita i gesti che l’adulto compie sul foglio e tale processo imitativo diviene un mezzo importante per scaricare la propria energia psichica ed esprimere il “suo mondo interiore”.

Vi è un bisogno espressivo innato di sottolineare, attraverso gli scarabocchi, l’affermazione della propria esistenza.

Vi è una conquista sempre più consapevole del mondo e degli spazi che lo circondano.

4-5 anni: le prime figure umane

Assistiamo ad una compiutezza grafica espressiva nella quale si esprime una più compiuta percettività della realtà ed una risposta grafica maggiormente organizzata.

Iniziano ad apparire nei disegni spontanei infantili i primi abbozzi di figure umane e di oggetti strutturati.

I colori iniziano ad essere utilizzati in maniera consapevole e rappresentano una giusta imitazione della realtà circostante, che si riduce come spazi occupati sul foglio in relazione alla maggiore specificità del mondo percepita dal bambino.

Cosa osservare

Il foglio è lo spazio psichico entro il quale il bambino si muove.

Per prima cosa, dovete prestare attenzione alla collocazione del disegno sul foglio.

  • Centrale: è la posizione più comune, indica un buon adattamento all’ambiente, equilibrio, sicurezza
  • Verso il lato destro: del foglio: estroversione, orientamento verso il futuro,  o ribellione;
  • Verso il lato sinistro: del foglio: introversione, egocentrismo, orientamento verso il passato, indecisione, timore;
  • In alto: rifugio nella fantasia, idealizzazione;
  • In basso: ricerca di appoggio, poca autostima, sensazione di essere schiacciati dall’ambiente;
  • Ai margini del foglio: timidezza, insicurezza, bisogno di appoggio, sostegno.

Molto importante è la pressione sul foglio.

  • Media e costante: normale e stabile adattamento;
  • Discontinua: instabilità emotiva, ansia;
  • Pesante: tensione interna;
  • Molto leggera: insicurezza, timidezza, indecisione, introversione.

Anche la tipologia del tratto.

  • Fermo: sicurezza di sé;
  • Incerto, discontinuo: insicurezza, scarsa autostima;
  • Ripassato: insicurezza;
  • Interrotto: insicurezza, tendenza all’isolamento.

La figura umana

Da non sottovalutare è anche la dimensione della figura umana.

Ricordate che nei bambini una dimensione media e armonica viene raggiunta con l’età: entro i 12 anni circa.

La misura della figura umana deve essere valutata in relazione alla dimensione del foglio.

  • Molto grande: riempie tutto il foglio, nei bambini al di sotto dei 6 anni è normale! Estroversione, tendenza a imporre il proprio essere;
  • Esageratamente grande: supera i bordi del foglio, irrequietezza;
  • Molto piccola: inadeguatezza, bassa autostima, ricerca di appoggio;
  • Frontale: buon adattamento, atteggiamento comunicativo positivo.

Nei prossimi articoli vedremo cosa osservare nel disegno dell’albero e della casa 😉

Bibliografia

Ferraris O. A, (2012), Il significato del disegno infantile, Bollati Boringhieri

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