In questo momento ci troviamo a progettare il coordinamento pedagogico di un centro estivo che ospiterà bambini dai 6 anni agli 11 anni.
Vediamo insieme quali attività educative possiamo proporre ai bambini, in riferimento all’emergenza sanitaria e alle linee guida ministeriali e regionali.
Le linee guida esprimono chiaramente la necessità di svolgere attività in piccolo gruppo e principalmente all’aria aperta.
Indice dei contenuti
Attività in piccolo gruppo
Per garantire il distanziamento fisico i bambini saranno suddivisi in piccoli gruppi, tenendo conto del seguente rapporto numerico bambini-operatori:
- 3-5 anni, rapporto di un adulto ogni 5 bambini;
- 6-11 anni, rapporto di un adulto ogni 7 bambini;
- 12-17 anni, rapporto di un adulto ogni 10 bambini.
I piccoli gruppi saranno definiti all’inizio del centro estivo tenendo conto del sopra citato rapporto numerico, con lo stesso educatore di riferimento per tutto lo svolgimento delle attività.
I piccoli gruppi possono essere contraddistinti da un colore o da un simbolo, in modo da creare appartenenza, coesione e interdipendenza.
Possono essere previsti durante la giornata momenti di condivisione tra tutti i piccoli gruppi, sicuramente in giardino, mantenendo le distanze e indossando i dispositivi di protezione individuale.
Questo è molto importante per favorire, nonostante i distanziamenti, la socializzazione e la comunicazione tra tutti i bambini.
Quali attività educative proporre?
Sono da privilegiare le attività all’aria aperta, da svolgere in giardino, predisponendo angoli specifici con zone d’ombre.
Le attività educative da proporre ai bambini devono essere principalmente pratiche, in modo da stimolare la loro mente e la loro creatività.
Una grande attenzione, infatti, deve essere posta all’organizzazione degli spazi dove svolgere le varie attività.
Predisporre una pluralità di spazi o angoli tematici con materiali strutturati ad hoc.
Ecco qualche esempio 😉
Arte e creatività
Svolgono un ruolo importante nell’educazione dei bambini, in quanto aiutano a stimolare il pensiero, sviluppare le potenzialità, la crescita intellettuale e la capacità di risolvere i problemi in modo autonomo.
Secondo Dewey, “l’arte è il mezzo più indicato per utilizzare, in maniera costruttiva, l’energia creativa racchiusa nel bambino”.
L’arte coinvolge tutti i sensi del bambino e ne rafforza le competenze cognitive, socio-emozionali e multisensoriali.
Attività motorie
Lo sport fa bene sia al fisico che alla mente e li aiuta a crescere e svilupparsi in modo sano e armonioso.
I bambini che lo praticano rafforzano il corpo, ma apprendono anche l’importanza di valori fondamentali come l’amicizia, la solidarietà, l’autodisciplina, la fiducia in sé stessi.
Lo sport educa alla disciplina e all’organizzazione, insegna l’importanza dell’impegno, e incrementa l’autostima.
Natura
Esiste un legame speciali tra i bambini e la natura con immense potenzialità educative.
È importante proporre ai bambini di giocare con la terra, con la sabbia, con i materiali naturali, a contatto con la natura per sviluppare la creatività.
Valorizzare dunque le esperienze educative sullo star fuori, assumendo l’ambiente esterno come spazio di formazione, dove esperienze e conoscenze sono strettamente correlate.
I bambini amano fare esperienze all’aria aperta, imparano meglio e prima, crescono più sicuri, creativi, indipendenti.
Il “fuori” offre ai bambini una pluralità di stimoli per conoscere attraverso i sensi e per fare esperienze significative, conoscere e apprendere attraverso i materiali che la natura offre.
Alimentazione e cucina
Il cibo è una parte importante della vita dei bambini e il rapporto che si instaura con esso inizia sin dalla tenera età.
Educare i bambini ad un’alimentazione sana è molto importante per lo sviluppo del loro benessere psicofisico.
Promuovere laboratori di educazione alimentare, così come laboratori di cucina, è fondamentale per coltivare nei bambini un buon rapporto con il cibo, trasmettendo loro l’importanza di ogni ingrediente.
Educazione alle emozioni
Le emozioni sono come uno spettro di colori, ci attraversano, ma non sempre siamo capaci di dare loro un nome.
Per questo motivo è importante imparare fin da piccoli a riconoscerle e a gestirle, per uno sviluppo equilibrato.
I bambini provano emozioni che hanno bisogno di essere riconosciute e interpretate.
Fondamentali sono i laboratori con tante attività dedicate all’ascolto e al dialogo sulle emozioni per educare i bambini a riconoscerle, comprenderle e gestirle.
Disegno
Il disegno è uno dei primi linguaggi che il bambino utilizza, solo dopo i movimenti del corpo e l’emissione di suoni.
Nel disegno il bambino esprime se stesso e il proprio mondo interiore: da un disegno possono trasparire emozioni, che colorano la vita.
Dietro a quello che a noi può apparire come uno scarabocchio c’è un mondo, reale o fantastico.
Il disegno è il luogo della creatività, della conoscenza, della sperimentazione, della scoperta e dell’autoapprendimento, dove tutto parte dal gioco.
Il disegno è una palestra per la mente, nella quale si sviluppano capacità di osservazione, con gli occhi e con le mani, e si impara a guardare la realtà con tutti i sensi.