Linee guida per i centri estivi: cosa fare e cosa sapere

linee guida per i centri estivi

Il Dipartimento per le politiche della famiglia ha pubblicato le tanto attese linee guida per i centri estivi.

Esse contengono le regole da seguire per favorire le opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza Covid-19.

Il centro estivo può rispondere al diritto fondamentale dei bambini alla socialità e all’educazione e di evitare che le famiglie, soprattutto quelle più fragili, siamo lasciate sole.

Deve, infatti, essere bilanciato:

  • Il diritto all’educazione e alla socialità dei bambini;
  • La tutela della salute loro, degli educatori e delle famiglie.

Il tutto seguendo linee guida e buone pratiche in grado rispettare le norme di sicurezza e prevenzione.

Il centro estivo deve basarsi su un progetto educativo e pedagogico pensato e strutturato ad hoc, per permettere ai bambini di svolgere attività educative nella più completa sicurezza e tutela.

Un progetto pedagogico con modalità educative e soluzioni creative, responsabili e sicure per una graduale ripresa della vita sociale e all’aria aperta dei più piccoli.

Di seguito, alcuni aspetti fondamentali presenti nelle linee guida per i centri estivi.

Accessibilità

Possono accedere al centro estivo i bambini che hanno compiuto i 3 anni di età.

Per garantire l’omogeneità i bambini possono essere suddivisi in sottofasce di età, come segue:

  • 3 – 5 anni, fascia relativa alla scuola dell’infanzia;
  • 6 – 11 anni, fascia relativa alla scuola primaria;
  • 12 – 17 anni, fascia relativa alla scuola secondaria.

Deve essere prevista una graduatoria per le iscrizioni con criteri di priorità, per garantire il sostegno ai bisogni delle famiglie con maggiori difficoltà nella conciliazione fra cura e lavoro.

Per esempio situazioni con entrambi i genitori lavoratori, nuclei familiari monoparentali, impossibilità di smart-working, condizioni di fragilità.

Accoglienza: criteri di entrata/uscita e triage

Per evitare assembramenti l’ingresso dei bambini al centro estivo deve essere scaglionato ogni 10/15 minuti.

Il punto di accoglienza è posto al di fuori della struttura, per evitare che gli adulti accompagnatori entrino negli spazi interni.

All’ingresso deve essere prevista una vera e propria procedura di “triage”, chiedendo ai genitori o agli accompagnatori, con delega, se il bambino o l’adolescente ha avuto la febbre, tosse, difficoltà respiratoria o è stato male a casa.

Dopo aver igienizzato le mani e verificato la temperatura corporea, il bambino può accedere alla struttura accompagnato da un operatore.

Garantire attività a piccoli gruppi

Per garantire il distanziamento fisico i bambini saranno suddivisi in piccoli gruppi, tenendo conto del seguente rapporto numerico bambini-operatori:

  • 3-5 anni, rapporto di un adulto ogni 5 bambini;
  • 6-11 anni, rapporto di un adulto ogni 7 bambini;
  • 12-17 anni, rapporto di un adulto ogni 10 bambini.

I piccoli gruppi saranno definiti all’inizio del centro estivo tenendo conto del sopra citato rapporto numerico, con lo stesso educatore di riferimento per tutto lo svolgimento delle attività.

La stabilità dei gruppi e degli operatori è fondamentale per tracciare casi potenziali di contagio.

Privilegiare attività all’aria aperta

Le attività all’aria aperta o “outdoor education” sono da privilegiare rispetto alle attività al chiuso, se non in casi di necessità.

In caso di attività in spazi chiusi deve essere garantita un’abbondante aerazione dei locali, con finestre aperte per la maggior parte del tempo.

Igiene e pulizia

Devono essere rispettati e garantiti i principi generali di igiene e pulizia, prestando particolare attenzione al distanziamento, all’igiene delle mani e all’uso della mascherina da parte degli operatori e dei bambini sopra ai 6 anni.

Le superfici saranno frequentemente sanificate e i bagni igienizzati dopo ogni utilizzo, garantendo una disinfezione giornaliera.

Sarà prevista la pulizia approfondita (almeno giornaliera) delle attrezzature utilizzate, il lavaggio delle mani dopo ogni attività, attenzione alla non condivisione di posate e bicchiere da parte dei bambini.

Selezione e formazione degli educatori

Il personale educativo deve essere selezionato sulla base di requisiti di formazione e di esperienza, prevedendo un numero di supplenti disponibili in caso di necessità.

Tutto il personale, prima dell’inizio delle attività con i bambini, sarà formato in merito alle norme igienico sanitarie sui temi della prevenzione del Covid-19, nonché per gli aspetti di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Il ruolo del coordinatore pedagogico

Le linee guida per i centri estivi richiedono la presenza di un coordinatore pedagogico qualificato per organizzare, gestire e monitorare lo svolgimento delle attività.

Nello specifico:

  • Coordinare lo svolgimento delle attività educative e organizzative e l’operato del personale educativo;
  • Monitorare lo svolgimento dell’esperienza educativa per valutarne l’efficacia e il rispetto degli obiettivi progettuali;
  • Supervisione  lo svolgimento delle attività in riferimento al progetto educativo;
  • Fornire agli educatori un supporto e un sostegno nello svolgimento del lavoro educativo.

Il centro estivo necessita di una puntuale e attenta pianificazione e organizzazione degli spazi per svolgere le varie attività a piccolo gruppo.

Noi, in qualità di pedagogisti, ci occupiamo di ideare un progetto pedagogico ad hoc con tutte le attività educative da svolgere nei centri estivi.

Contattaci per approfondire 😉

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