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L’introduzione della didattica a distanza
L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha introdotto la didattica a distanza.
Essa, infatti, è diventata la “modalità scuola” a partire dal DPCM 4 marzo 2020.
L’articolo 1, comma 1, punto g) stabilisce:
“I dirigenti scolastici attivano, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità”.
In questo senso, gli insegnanti devono cominciare a svolgere le lezioni online, e non più in presenza, senza avere, a volte, le competenze e le conoscenze necessarie.
La didattica a distanza è molto diversa da quella in presenza e richiede competenze specifiche, che approfondiremo in questo articolo.
Da una parte, dunque, i docenti sono impegnati, con l’ausilio degli strumenti digitali, a trovare le modalità più efficaci per promuovere l’apprendimento dei loro studenti.
Cosa non facile ed immediata, sia per l’utilizzo delle tecnologie, sia per la messa in pratica di metodi formativi adeguati.
Dall’altra parte, invece, i ragazzi si trovano ad apprendere in modo diverso.
Per una didattica di qualità
Una didattica a distanza di “qualità” è in grado di di produrre apprendimenti significativi e duraturi.
Non è, infatti, la semplice trasmissione di compiti ed esercitazioni.
I docenti devono proporre attività, materiali e compiti con strategie e metodologie diverse, innovativi.
Molta attenzione deve essere data alle esercitazioni pratiche delle conoscenze acquisite, consentendo agli studenti un utilizzo autonomo delle tecnologie.
In questo modo, sarà anche possibile promuovere un’educazione digitale, aiutandoli cioè a sviluppare tutte le competenze e le conoscenze per utilizzare le tecnologie in modo consapevole e critico.
Infine, la didattica a distanza deve portare alla collaborazione tra gli studenti e all’aiuto reciproco, potenziando la relazione, anche se a distanza.
Consigli pratici per gli insegnanti
Scegliete i giusti materiali da condividere con gli studenti, in base agli obiettivi di apprendimento impostati.
Proponete attività, materiali e compiti innovativi, cercando di stimolare l’apprendimento cooperativo.
Ad esempio, create con gli studenti momenti di discussione su un argomento, oppure la risoluzione di un problema dividendoli in piccoli gruppi.
O ancora, date loro come compito per casa proprio la risoluzione di un problema a piccolo gruppo: dovranno organizzarsi ed incontrarsi “virtualmente” e trovare insieme la soluzione.
Sono tutti modi per cercare di mantenere vive le relazioni 😉
Utilizzate strumenti adeguati alla didattica a distanza, integrabili tra loro.
Ad esempio, la suite “Google for Education”, che comprende una serie di Applicazione per comunicare (messaggistica istantanea, videochiamate, e-mail), per collaborare, creare e condividere i materiali (testi, fogli di lavoro, presentazioni, test e verifiche).
In questo modo, e con alcuni accorgimenti, è possibile utilizzare le tecnologie in modo consapevole e utile 😉