Educazione all’aperto: riflessioni pedagogiche e educative

L’educazione all’aperto, o “outdoor education”, comprende tutte le attività educative svolte all’aria aperta.

L’outdoor education intesa, dunque, come l’insieme di tutte le attività educative all’aperto, è di fondamentale importanza per lo sviluppo e la crescita dei bambini.

In queste attività si riconosce la centralità dell’ambiente esterno visto come luogo privilegiato proprio per lo sviluppo e la crescita.

Tutto può essere outdoor education, purché svolto all’aperto, in un giardino, nella natura, nel bosco 🙂

L’educazione all’aperto è un approccio educativo che si inserisce in modo spontaneo nel processo evolutivo dei bambini.

Dunque, un approccio educativo basato su una metodologia attiva che prevede la centralità dei bambini nella natura.

Questo approccio offre loro molteplici occasioni di scoperta, sperimentazione, conoscenza e apprendimento in modo del tutto “naturale”!

L’apprendimento e la conoscenza avvengono attraverso la scoperta, il gioco e la manipolazione.

Il pensiero filosofico e pedagogico è quello di John Dewey e del suo principio dell’imparare facendo.

Educazione all’aperto

Il mondo della natura offre ai bambini esperienze che coinvolgono tutti i sensi: la vista, l’udito, il tatto, il gusto e l’olfatto.

L’educazione all’aperto favorisce lo sviluppo di tantissime abilità trasversali, come la curiosità e la creatività, il problem solving, l’autonomia.

I bambini, infatti, scelgono in autonomia con cosa e come giocare.

L’outdoor influisce moltissimo anche sullo sviluppo fisico e cognitivo dei bambini, nonché sullo sviluppo sociale.

All’opposto numerosi studi scientifici sottolineino le gravi conseguenze che potrebbero derivare dalla mancanza di esperienza e di socialità in contesti naturali all’aria aperta.

L’ambiente all’aria aperta deve essere inteso come reale ambiente di apprendimento, al pari dell’ambiente interno della classe.

Nelle scuole è di fondamentale importanza ripensare alla didattica tradizionale e prevedere più corsi di consumo consapevole per studenti attenti all’inclusione, alla sostenibilità e all’educazione all’aperto come potete leggere cliccando questo link.

Nelle scuole molto spesso, e purtroppo, l’utilizzo dell’ambiente esterno non è vista come una priorità educativa per diverse ragioni: se non fa troppo freddo, se non piove, se non c’è troppo caldo, se non c’è vento, se non c’è fango, ecc.

Le attività all’aperto, invece, devono essere sempre privilegiate, naturalmente considerando gli eventi atmosferici, senza però lasciarsi condizionare o bloccare da essi.

Se fa freddo possiamo coprire bene i bambini, se ha piovuto e nel giardino c’è molto fango possiamo utilizzare impermeabili e stivaletti di gomma e pensare a delle attività di manipolazione dei fango per esempio 🙂

Ora che è autunno perché non usciamo in giardino a raccogliere le foglie, i rametti e tutto quello che i bambini trovano interessante.

E se c’è la neve? Possiamo fare un bel pupazzo di neve e scoprire le proprietà della neve.

Ogni attività è educativa e può permettere lo sviluppo dei famosi campi di esperienza.

Attività all’aria aperta nella scuola dell’infanzia

Quante l’ambiente esterno può aiutare i bambini nell’apprendimento? Quante cose si possono fare ed imparare nella natura?

Innanzitutto, il bambino inizia ad entrare in contatto con la natura, osserva, sperimenta spontaneamente, sceglie su cosa soffermare la propria attenzione, esprime il proprio potenziale ed apprende.

Le attività di educazione all’aperto possono essere più o meno strutturate: la spontaneità però è la parola d’ordine dell’outdoor!

L’educatore o il genitore può collocarsi “accanto” ai bambini, è presente ma non necessariamente interviene.

Ecco qualche esempio di attività educative da svolgere all’aperto.

Una bellissima idea sarebbe quella di allestire in giardino una cucina naturale, ovvero un angolo con cucina, tavolo in legno e accessori “veri” per cucinare con tutto quello che trovano e che preferiscono: fiori, rametti, erba, sassi, sabbia, fango e altro.

Oppure allestire in giardino degli angoli tematici con materiali naturali di diverso tipo e lasciare i bambini liberi di esplorare e scoprire le caratteristiche dei diversi materiali, liscio, ruvido, gommoso, sentire i profumi, imparare i colori e le categorie.

In questo modo, infatti, è possibile stimolare l’apprendimento di abilità cognitive fondamentali.

Un’altra idea molto interessante potrebbe essere quella di creare un orto insieme ai bambini dove poter toccare con mano e vedere la crescita delle piantine.

Perché no anche una bella gita in un bosco o in una fattoria didattica dove stare completamente a contatto con la natura ed apprendere liberamente, insieme al sostegno dell’adulto.

L’ambiente esterno è, dunque, un luogo estremamente ricco di opportunità educative e formative, alcune più intenzionali se pensate dall’adulto, altre più spontanee se guidate direttamente dall’esplorazione e dalla manipolazione da parte dei bambini.

Questa la chiave di lettura dell’educazione all’aperto: ogni cosa può essere educazione!

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