Educare alle regole un bambino è di fondamentale importanza per la sua crescita equilibrata e serena.
L’educazione alle regole è uno dei temi maggiormente dibattuti nel mondo dell’educazione.
Infatti, una domanda molto comune che i genitori mi pongono durante i corsi o le consulenze è: “dovrebbe prevalere un atteggiamento autoritario e punitivo oppure un approccio più permissivo?”.
E ancora “a quale età è opportuno introdurre un sistema di regole?” oppure “in che modo è possibile impostare un sistema di regole efficace?”.
Per approfondire gli stili educativi genitoriali vi rimando a questo nostro articolo che mette in luce lo stile educativo più funzionale e positivo, ovvero quello autorevole.
Indice dei contenuti
Regole: significato e funzioni
Quando pensate alla parola regola cosa vi viene in mente?
Le regole non sono dei divieti, delle imposizioni, degli ordini prescrittivi e coercitivi.
Sono bensì delle norme di comportamento che guidano il bambino nella sua crescita equilibrata.
La parola regola deriva infatti da règere, ossia guidare.
In questo senso, la sua prima funziona è quella di fornire una guida al comportamento del bambino.
Come potete intuire l’assenza di regole significa lasciare il bambino privo di una guida, il che aumenta il rischio di comportamenti problematici, disorientamento e ansia.
Una seconda fondamentale funzione delle regole è quella di rendere l’ambiente prevedibile, fornendo ai bambini un ordine e una prevedibilità nel contesto di vita.
La presenza di regole è poi il prerequisito essenziale per fondare l’appartenenza ad un gruppo, ad esempio al gruppo famiglia.
Infine, la presenza di regole è fondamentale per garantire al bambino il diritto alla disubbidienza.
Sembra paradossale lo so ma è così, il soggetto in età evolutiva deve talvolta trasgredire, al fine di riconoscere l’esistenza di un limite che è opportuno non oltrepassare in futuro.
Come educare alle regole in modo positivo
L’obiettivo del genitore non deve essere quello di stilare un elenco più o meno esaustivo di regole, bensì quello di far compiere al bambino il percorso della conoscenza delle regole alla loro applicazione.
Molto importante, inoltre, è la coerenza con la quale vengono proposte e fatte rispettare le regole.
Coerenza educativa da parte di entrambi i genitori, anche e soprattutto in caso di affidamento condiviso dei figli.
I genitori, infatti, devono concordare la modalità educativa che ritengono più utile e funzionale, anche con il sostegno di un pedagogista esperto.
L’incoerenza educativa genera nel bambino disorientamento e difficoltà nel comprendere e mettere in atto le diverse regole proposte.
Ad esempio, viene ripreso dalla mamma per un comportamento mentre dal papà non viene ripreso; ciò genera inevitabilmente disorientamento e il bambino non saprà cosa attendersi in futuro.
Questo tipo di incertezza lo espone a stati di ansia crescenti, il che ovviamente finirà solamente per incrementare i comportamenti di disubbidienza e disaccordo.
Come è possibile implementare un sistema di regole funzionale e positivo?
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