Aspetti di inadeguatezza genitoriale

 

Introduzione

In questo articolo verranno trattati alcuni aspetti di inadeguatezza genitoriale, sulla scia della definizione di capacità genitoriale, così come descritta in un precedente articolo.

È il Tribunale dei Minorenni che, tramite il Giudice preposto, può porre quesiti, in presenza di determinate condizioni, ad esperti specializzati in merito alla adeguatezza o meno di essere genitori.

Diverse sono le discipline che si occupano di rispondere a tale quesito: negli ultimi anni vi sono stati importanti contributi da parte delle scienze sociali, della pedagogia, delle neuroscienze.

È nel 1900 che tale valutazione comincia a prendere piede e ad assumere carattere di rilevanza nelle situazioni di separazione coniugale, affidamento e adozione.

Essere genitori non è da tutti, è una verità! La nostra educazione, i nostri valori, la religione, l’esempio che abbiamo avuto: tutti questi sono aspetti che influiscono nella nostra capacità individuale di provvedere ad una prole.

Psicologi, assistenti sociali, pedagogisti sono chiamati, nell’esercizio delle loro funzioni, a preparare ed elaborare relazioni e consulenze focalizzandosi su un giudizio di idoneità genitoriale.

Questo perché, come cita l’Art. 1 della Legge 28 marzo del 2001, n. 149, un bambino ha il diritto di crescere ed essere educato all’interno di una propria famiglia, a cui si uniscono diversi dettami normativi in favore della protezione e tutela del figlio nel proprio nucleo famigliare.

Che cosa significa inadeguatezza genitoriale

Siete genitori adeguati? Come capirlo?

Considerati gli ormai numerosi fatti di cronaca in cui adolescenti mettono in atto comportamenti vessatori nei confronti di compagni e professori, a scuola, quanto influisce su di essi l’inadeguatezza genitoriale?

  • Ti proteggo nelle tue scelte ma ti lascio libero
  • Non ti trattengo in trappola
  • Ti lascio libero di esplorare il mondo ma fornendoti sempre un sostegno, una presenza, un appiglio, se avrai bisogno di me”.

Sono questi alcuni esempi riferiti a buone prassi di genitorialità positiva e funzionale.

Quando viene valutata

La spia rossa sulle mancanze genitoriali si può accendere in diversi casi. La richiesta può essere effettuata su segnalazione degli insegnanti scolastici o dallo psicologo, affinché il figlio venga indirizzato ad un Centro di Neuropsichiatria Infantile ai fini di una disamina della propria situazione personale e famigliare.

Questo può accadere quando il bambino o l’adolescente riporta comportamenti a rischio o devianti, all’intero della classe, o qualora si noti una situazione familiare di disagio economico o abitativo.

È in quest’ultima situazione che, secondo alcuni studi, si situa l’80% dei casi di inidoneità genitoriale.

Necessario è citare le “Linee Guida per Interventi di Allontanamento elaborate a livello inter-istituzionale, coinvolgendo il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali.

È all’interno di questa indicazione che si inseriscono le corrette procedure per la valutazione della capacità genitoriale prima e, dopo, di un eventuale allontanamento del figlio dai genitori.

Non solo gli assistenti sociali, gli insegnanti o lo psicologo possono effettuare una segnalazione ma chiunque può farlo, anche direttamente alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni o alle Forze dell’Ordine, come accade in caso di reati.

Quali aspetti indaga l’esperto

Al giorno d’oggi un figlio è abituato a ricevere anche precocemente moltissime stimolazioni provenienti dall’ambiente esterno, il quale si pone giocoforza come elemento influente nella formazione del Sé e della personalità di un ragazzo.

È bene ritenere non solo il genitore come responsabile nella crescita del piccolo ma anche il gruppo di pari e gli adulti con cui, crescendo, verrà a contatto nella sua vita.

Ad ogni modo, nella valutazione sull’inadeguatezza genitoriale, ciò che viene valutato è come il bambino o l’adolescente si rapporta con le figure parentali, come si comporta e come reagisce alla loro presenza.

Tra alcune delle variabili, possiamo elencare le seguenti:

  • La disponibilità emotiva del genitore, la cui carenza può comportare futuri problemi comportamentali del figlio, con condotte di assenza o dimostrare poco affetto
  • Modelli di violenza assistita, con il rischio che il bambino assuma questo modello relazionale come normale nelle proprie relazioni future
  • Una educazione troppo autoritaria che può esplicarsi con punizioni corporali e grida
  • Forme gravi di trascuratezza, includendo incurie materiali ma anche affettive, come dimenticanze
  • Condizioni socio-economiche molto disagiate, soprattutto in caso di famiglie molto numerose
  • Un ambiente inadeguato con conflittualità o instabilità del nucleo famigliare

Forme di inadeguatezza genitoriale si sostanziano altresì in un mancato ascolto del figlio, dei suoi racconti del quotidiano ma anche richieste di aiuto o di consigli, atteggiamenti di sfiducia sulle attitudini o di rinuncia alla comunicazione in casa.

Un genitore dovrebbe sempre incoraggiare il contatto sociale del bambino con il gruppo di pari (da qui l’importanza di andare all’asilo), così da fornire al bambino le capacità relazionali per il futuro.

Quali conseguenze per il figlio

Molti sono i rischi sui figli delle forme di inadeguatezza educativa, ad esempio la trascuratezza può comportare isolamento, rabbia, scarsa autostima, aggressività, ostilità.

Sono bambini che disturbano l’andamento delle lezioni, spesso prepotenti con i più deboli, che presentano comportamenti antisociali precoci al fine di attirare l’attenzione degli adulti in primis.

Un modello di riferimento autoritario (diverso da autorevole) può portare al mancato sviluppo delle capacità empatiche nel bambino in crescita e l’assimilazione di un modello di vita sbagliato.

Diversi problemi di sviluppo del bambino possono essere la diretta conseguenza di un modello genitoriale non funzionale e inadeguato, poiché già da neonato attua con la figura di accudimento una importante forma di attaccamento.

Spesso i sintomi collegati a tali disturbi si attenuano, soprattutto con l’aiuto di un intervento pedagogico e riabilitativo che intervenga anche sull’ambiente familiare e scolastico.

Quali conseguenze per la Legge

Ma cosa succede quando intervengono i Servizi sociali ed il Tribunale?

Psichiatri e assistenti sociali possono richiedere al Giudice la sospensione della potestà genitoriale, proponendo l’allontanamento del figlio dai genitori.

Qualora i genitori vengano valutati inadeguati al loro ruolo, alcune conseguenze che possono essere disposte dal Tribunale per i Minorenni possono essere:

  • Affidamento ai nonni o ad altri parenti fino al quarto grado
  • Affidamento ad altra famiglia, detta famiglia affidataria
  • Affidamento ad una comunità o case tutelari per minorenni

L’allontanamento del bambino dal nucleo famigliare, dalla casa in cui è cresciuto insieme alle proprie figure di riferimento, da cui è stato accudito, comporta per il figlio importanti conseguenze psicologiche.

Nel sospendere la potestà genitoriale, il Giudice monitora tramite le relazioni dei servizi l’eventuale miglioramento situazionale della famiglia di provenienza, grazie anche al suo interessamento.

È chiaro che tale valutazione deve prendere in considerazioni innumerevoli variabili e risulta molto delicata, soprattutto nei casi in cui, in assenza di condizioni gravissime, il parere è lasciato al mero giudizio del consulente esperto.

L’art. 403 c.c. stabilisce che, a tutela dei minorenni, venga disposto l’intervento della pubblica autorità, ma è chiaro che su un terreno così scivoloso si può rischiare di prendere decisioni non adeguate, che possono però presentare serie ripercussioni sul bambino e sull’intero nucleo famigliare.

Conclusioni

L’inadeguatezza genitoriale è dunque costituita da diversi fattori che devono essere approfonditamente analizzati al fine di elaborare una consulenza o una perizia di merito, al fine di assumere una decisione che può avere conseguenze molto importanti sull’intero nucleo famigliare.

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