Nel nostro blog abbiamo parlato spesso di adolescenza e comportamenti a rischio devianza.
Abbiamo trattato di bullismo, cyberbullismo, dipendenze, con particolare attenzione alla prevenzione degli atti antisociali e devianti.
In questo articolo vorremmo porre alla vostra attenzione un altro tipo di rischi: i rischi della vittimizzazione.
Abbiamo parlato di vittime di bullismo e di come attivare strategie di contrasto e di rinforzo delle proprie risorse personali.
Qui parleremo un po’ di alcuni pericoli che caratterizzano la quotidianità dei ragazzi: le trappole che si nascondono in rete, nei social network, nel gioco online.
Il caso
E’ di poche settimane fa la notizia relativa ad un tentativo di adescamento online, ad opera di un uomo adulto, nei confronti di un bambino di circa 8 anni, frequentante un Istituto Comprensivo di Modena.
Per alcuni giorni si è diffusa, infatti, sui social network, la circolare emessa dalla Dirigente dell’Istituto, per rendere noto l’episodio a tutti i genitori, mettendoli in guardia dell’accaduto.
Il tentativo di adescamento sarebbe avvenuto all’interno della chat dell’applicazione Tik Tok, scoperta dal padre sul cellulare del bambino.
Posta la questione alla nostra attenzione, abbiamo deciso di preparare un Progetto di sensibilizzazione sui pericoli del web, rivolto a bambini e genitori, in diverse palestre di Modena e Provincia.
Quando si parla di adolescenza e comportamenti a rischio è necessario ricordare sempre che vi sono tanti pericoli a cui i ragazzi sono esposti e in cui possono incorrere, se non ben educati a riconoscerli e denunciarli.
Web, adolescenza e comportamenti a rischio
Ci troviamo oggi nel pieno di una rivoluzione digitale caratterizzata da grande velocità nel cambiamento, prodotti tecnologici sempre nuovi, innovazioni che richiedono sempre più competenza.
La rivoluzione virtuale è certo indice di un progresso, anche scientifico, molto importante, ma che porta con sé fattori di rischio da non sottovalutare.
È del grande studioso Zygmunt Bauman, importante multipremiato sociologo, scomparso nel 2017, che vi consiglio la lettura!
Il suo libro “Modernità liquida” descrive, infatti, una società circondata da caos e caratterizzata dal disorientamento.
In un certo senso, è a questa condizione che l’ondata di progresso tecnologico può portare noi ed i nostri ragazzi, se non faremo qualcosa per sensibilizzarci ed educarci al loro uso.
Se parliamo di adolescenza e comportamenti a rischio, parliamo necessariamente di quelli che sono stati definiti “i nuovi adolescenti”, i figli del progresso virtuale, i nati dopo il Duemila, fino ad arrivare ai bambini “che nascono con il telefono in mano”.
Nonostante sia innegabile il contatto precoce dei bambini con le nuove tecnologie, non si può d’altro canto definirli geni futuristi poiché la loro capacità di riconoscere uno smartphone o muovere sopra di esso il dito, nel tentativo di sbloccarlo, non è altro che una normale reazione di apprendimento a ciò che osservano dagli adulti!
È proprio dall’osservazione anche i bambini più piccoli cominciano ad identificare lo smartphone come un qualsiasi altro oggetto d’uso quotidiano: un cucchiaio, un telecomando, per esempio.
Ciò che nei nostri interventi facciamo presente ai genitori è il grande divario generazionale che si è creato tra i “figli della rivoluzione online” e gli adulti, i genitori.
Tale distacco alimenta la mancanza di comunicazione, di interesse, di spazi di dialogo genitori-figli ed amplifica l’esposizione ai comportamenti a rischio vittimizzazione.
I rischi del progresso
Vogliamo riportarvi due dei principali rischi a cui possono incorrere i ragazzi nel web: il cyberbullismo e l’adescamento online a scopo di produzione di materiale pedopornografico.
Che si adoperi un telefonino, un computer o una consolle, diversi sono i canali con cui addentrarsi nel “deep web”, nel profondo mondo della rete, dell’online, del virtuale.
Avere il controllo di ciò che i nostri figli fanno sulla rete, monitorare i loro comportamenti online, non significa violare la loro privacy bensì proteggerli ed educarli verso un uso corretto e consapevole.
Si rivela necessario imporre regole educative e limiti all’uso dei dispositivi tecnologici e di Internet già dalla prima infanzia.
È nostra responsabilità, degli adulti, accompagnare i ragazzi e non lasciarli soli in questa rivoluzione tecnologica. Vediamo assieme alcuni dei rischi a cui è possibile incorrere:
- Tentativi di adescamento online su chat room o forum virtuali, presenti anche in diversi giochi online;
- Dipendenza da gioco e da Internet, modificazioni del comportamento, dell’umore;
- Truffe online, phishing, furti di dati personali;
- Dipendenza da social network;
- Incorrere in profili ed identità false;
- Subire cyberbullismo all’interno di chat di gruppo di WhatsApp.
Conseguenze della vittimizzazione virtuale
Nelle giornate del 24, 25, 26 ottobre abbiamo partecipato al Congresso della Società Italiana di Criminologia, che si è tenuto a Modena, con particolare attenzione ai nuovi rischi nel digitale.
Ha parlato di adolescenza e comportamenti a rischio il dottor Giovanni Ziccardi, docente di informatica giuridica all’Università di Milano, massimo esperto di cybercrime ed autore di fantastici saggi, di cui consigliamo la lettura.
Ziccardi elenca alcune delle conseguenze di una vittimizzazione online, come:
- L’amplificazione del danno creato;
- La viralità dell’informazione e della fotografia oggetto di violenza;
- Il disimpegno morale di chi commette il fatto, dovuto alla distanza tra vittima e perpetratore
- L’anonimità, spesso garantita, di chi commette cyberbullismo.
I videogiochi online
Parlare di adolescenza e comportamenti a rischio è anche parlare di dipendenza da videogiochi; ci sentiamo di esprimere due parole in merito.
È notizia di queste ore che il Governo cinese abbia introdotto nuove misure restrittive sui video game, nel tentativo di frenarne la dipendenza nei giovani giocatori.
La Cina ha difatti vietato il gioco online nelle ore notturne ed ha imposto un tetto di spesa ed un budget massimo per gli acquisti online.
Che sia uno strumento di controllo utile per il contrasto dei comportamenti a rischio?
Secondo noi non è necessario demonizzare la tecnologia né impedirla bensì educare ad essa fin da subito!
Trascorrere molte ore in modo sregolato e non controllato davanti ai videogiochi, spesso violenti e spara-tutto, non è mai consigliato!!
Ma non è solo la violenza il problema; qualsiasi dipendenza dallo schermo può causare ritardi nello sviluppo ed avere conseguenze nefaste, in un momento di crescita e sviluppo cerebrale massimo.
Ciò che ci sentiamo di consigliarvi è di conoscere i giochi che acquistate ai vostri figli, di informarvi sui rischi dei social network, sul funzionamento delle chat online, di essere presenti, con interesse, di continuare a rappresentare un riferimento insostituibile da qualsiasi tipo di tecnologia!
Per informazioni pratiche, strumenti di parental control, corsi o seminari contattaci!
Bibliografia.
Bauman Z. (2002) Modernità liquida, Laterza.
Ziccardi G., (2014) Entro 48 ore, Gli specchi.