Negli articoli precedenti abbiamo parlato della grande diffusione e del grande utilizzo dei media da parte di tutti noi, anche dei bambini e degli adolescenti.
Oggi le tecnologie fanno parte della nostra vita, a tal punto che non possiamo eliminarli: quello che possiamo fare, invece, è educare i bambini ad un loro utilizzo consapevole e critico.
Per fare ciò occorre conoscere i rischi e i pericoli delle nuove tecnologie ed imparare a navigare coscientemente nella Rete, per non cadere nelle sue trappole.
In questo articolo approfondiremo i cosiddetti social network, utilizzatissimi dai più giovani, per imparare a conoscerli ed utilizzarli nel modo giusto.
Indice dei contenuti
La società della conoscenza
Con questo termine ci riferiamo alla società contemporanea, quella attuale, che ha portato al superamento della precedente società dell’informazione.
Parlare di società della conoscenza mette in risalto la possibilità degli individui non solo di accedere alle informazioni, ma anche di riorganizzare e ristrutturare la propria conoscenza.
Significa proprio la capacità di dare un senso personale alle informazioni stesse per farle proprie ed elaborare, costruire, produrre e diffondere conoscenze nuove.
La conoscenza diventa così il nuovo e più importante bene da possedere, produrre, acquisire e consumare.
Tutto ciò è strettamente legato allo sviluppo e alla diffusione globale delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione.
Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione
Con tale definizione ci riferiamo a tutte quelle tecnologie che permettono la conservazione, la trasformazione e, soprattutto, la trasmissione delle informazioni attraverso i computer e la rete.
Le cosiddette nuove tecnologie velocizzano e ottimizzano le modalità di comunicazione, e permettono l’accesso alle informazioni a milioni di individui che a loro volta possono ricevere e trasmettere conoscenza.
Si possono consultare enormi quantità di dati senza limitazioni di tipo spazio-temporale.
I processi di conoscenza diventano così di tipo reticolare e la fruizione dei saperi è aperta a gruppi allargati di persone.
Hanno quindi un ruolo importante come strumento democratico che possa garantire a tutti il diritto alla conoscenza e all’informazione.
Vivere nella rete
Possiamo dire che siamo tutti gli abitanti della “Rete”, uno spazio che è un non luogo, perché non è uno spazio fisico, ma che allo stesso tempo è ovunque.
Siamo compagni di viaggio, abitanti dello stesso luogo, secondo forme di socialità nuove, diverse da quelle sperimentata nella vita reale.
Forme di socialità che però ci consentono di comunicare con sconosciuti, di condividere, di sentirci parte della stessa collettività.
E’ un mondo, quello della Rete, che viene definito virtuale ma che è fatto di persone collegate tra loro.
Un nodo, una persona: il suo punto di vista, i suoi pensieri, la sua visione del mondo, per costituire un’autobiografia intellettuale a disposizione di chi è interessato alla conoscenza e al confronto.
I collegamenti tra un nodo e l’altro sono le relazioni tra le persone.
E i collegamenti di un nodo rimandano ad altri nodi, in un reticolato di relazioni, di scambi, che virtualmente mettono in comunicazione un vastissimo numero di persone.
Un reticolato che prende il nome di rete sociale o social network.
I rischi dei social network
Vediamo insieme quali sono i rischi, i pericoli, di questa realtà virtuale.
Innanzitutto, quello di creare una realtà basata sull’apparenza, sull’immagine che, nella maggior parte dei casi, può non corrispondere alla realtà.
Si creano, così, identità virtuali, immaginarie, false.
Sicuramente poi i social network vanno a ledere la nostra privacy, in quanto tutti sul web possono vedere tutto: immagini, video, informazioni personali, che possono poi essere usate contro di noi.
Essi sono infatti il luogo ideale per la diffusione del cyberbullismo in quanto le persone si sentono protette dall’anonimato e scrivono cattiverie e insulti senza riflettere sulle conseguenze.
Le sfide educative
La Rete ci consente di collaborare, condividere e lavorare in gruppo, considerando sempre la diversità come un valore aggiunto.
Internet deve riportare gli individui verso una partecipazione attiva nella costruzione della società, della cultura, della politica.
In tutto questo, l’educazione ha il compito di formare gli individui a “essere digitali” e non creare ulteriori divari digitali, enfatizzando la collaborazione e partecipazione di tutti.
Innanzitutto, vi è la necessità di formare all’uso dei social network, ad un utilizzo critico e consapevole delle informazioni.
Si tratta di educare a sapere:
- Leggere nel modo corretto i contenuti, sapendo che essi son di natura collaborativa;
- Valutare e comparare i diversi contenuti;
- Cercare in modo critico.
Ciò comporta una alfabetizzazione ad un uso consapevole, fornendo le competenze necessarie a comprendere e a utilizzare le informazioni e i contenuti fino ad arrivare ad una forma più produttiva.
In secondo luogo, occorre formare alla produzione di contenuti, allo sviluppo delle capacità necessarie per partecipare attivamente al processo di utilizzo e produzione delle conoscenze.
Si tratta, in questo caso, di educare a sapere:
- Rappresentare ed esprimere le proprie idee;
- Organizzare i contenuti, condividere e comunicare in modo critico;
- Ragione per obiettivi e compiere sintesi del proprio pensiero, per creare contenuti innovativi;
- Sollecitare una partecipazione attiva e una collaborazione responsabile che sia rispettosa del singolo.
Infine, vi è la necessità di formare a diventare davvero parte della realtà virtuale, stimolando una produzione e un utilizzo creativo e soggettivo.
Educare, dunque, all’abilità di sapere:
- Essere flessibili nel proprio ruolo di utilizzatori e produttori;
- Collaborare e condividere con gli altri le proprie competenze e conoscenze.
Sono sfide molto importanti per l’educazione ma necessarie, o per meglio dire, inevitabili, in funzione della crescente diffusione dei media.
In questo senso, noi proponiamo corsi di formazione rivolti a insegnanti e genitori: solo così, solo conoscendo e padroneggiando le nuove tecnologie, sarete in grado di educare i vostri figli e i vostri alunni ad un loro utilizzo critico e consapevole.
Bibliografia
Guerra L, (a cura di), (2010), Tecnologie dell’educazione e innovazione didattica, Edizioni Junior