Instaurare relazioni con altre persone è uno dei compiti più vitali dell’infanzia ed è anche uno dei primi a comparire.
E’ evidente come le prime relazioni siano quelle primarie di attaccamento con i genitori: le cosiddette relazioni familiari.
La natura di queste prime relazioni esercita un’influenza profonda su tutte le relazioni successive, anche nell’età adulta.
Comprendere la costruzione delle relazioni, dunque, è un elemento essenziale per capire lo sviluppo dei bambini e i loro comportamenti futuri.
Indice dei contenuti
La natura delle relazioni
Le relazioni, soprattutto quelle familiari, costituiscono un aspetto fondamentale per comprendere le dinamiche personali e i comportamenti.
Esse forniscono il contesto in cui si sviluppano tutte le funzioni psicologiche.
Qui il bambino fa le sue prime incursioni nel mondo esterno, acquisisce mezzi di comunicazione e, con il tempo, sviluppa modalità di considerare se stesso in relazione al mondo.
Le differenze riguardanti proprio la natura delle relazioni che instaura con gli altri, possono avere profonde implicazioni sul percorso evolutivo che il bambino seguirà in futuro.
Per analizzare, dunque, obiettivamente quello che accade tra le persone occorre tenere presente alcune considerazioni.
- Le relazioni possono essere solo desunte e non percepite direttamente: la nostra consapevolezza riguarda le interazioni tra le persone.
- Solo quando le interazioni danno vita a conseguenze coerenti nel tempo, possiamo dedurre l’esistenza di un certo tipo di relazione.
- Le interazioni sono un fenomeno circoscritto al qui e ora, mentre le relazioni implicano la continuità nel tempo.
- Una relazione è un qualcosa di più della semplice somma delle interazioni di cui è composta ed ognuna possiede caratteristiche proprie.
- Le relazioni non sono isolate da altre relazioni, e tendono a formare una rete: il tipo di rapporto esistente tra moglie e marito ha conseguenze chiare sulla relazione che ognuno di essi instaura con il figlio.
Il ruolo della famiglia
La famiglia è il primo nucleo sociale per l’educazione dei figli e agisce come fattore di socializzazione.
La prima esperienza di relazione dei bambini, infatti, ha luogo generalmente nella famiglia.
Il bambino nasce, vive e cresce nell’ambiente familiare che provvede ai suoi bisogni primari, influenzando il suo sviluppo psichico in modo determinante.
L’ambiente consente al bambino di trovare le condizioni adatte allo sviluppo della sua personalità, di integrarsi successivamente nella scuola con i pari e di sviluppare la sua indipendenza e la sua autonomia.
La famiglia favorisce lo sviluppo del linguaggio e incide sullo sviluppo della personalità per due fattori:
- L’importanza della sua dimensione affettiva, che soddisfa il bisogno di sicurezza e di auto-realizzazione dei figli
- Per la struttura sociale delle relazioni interpersonali mediante le quali i figli interagiscono con gli altri e con il mondo esterno.
Questo gruppo è il primo e fondamentale contesto utile per lo sviluppo sociale, emotivo e cognitivo del bambino.
La famiglia introduce il bambino alla convivenza sociale, all’acquisizione delle regole del comportamento interpersonale e adempie alla funzione di fornire una base sicura.
È proprio all’interno della famiglia che il bambino riceve le prime indicazioni su ciò che è bene fare o non fare, percependo così messaggi riguardo al valore e all’importanza delle proprie azioni.
E’ dunque il contesto primario e ideale per l’educazione dei bambini.
Le relazioni familiari e lo sviluppo infantile
Il rapporto tra genitori e figli è un tassello fondamentale per la crescita e lo sviluppo di un individuo.
E’ attraverso questa relazione che si scoprono elementi fondamentali della vita, che diventeranno un punto di riferimento, sia in positivo, sia in negativo, per il futuro.
Il senso di Sé e della propria identità si fondano sulla realtà dei legami affettivi sperimentati a partire dai primissimi anni.
Ogni neonato possiede capacità innate necessarie allo sviluppo e alla sopravvivenza, determinate a livello biologico e genetico.
In questo senso, l’ambiente di vita, con la sua azione, può stimolare, modificare o bloccare tali potenzialità.
Per comprendere lo sviluppo infantile, l’ambiente più importante da considerare è la famiglia, poiché al suo interno avviene quasi tutto il processo di crescita e maturazione dell’individuo.
Sulla base del comportamento pratico dei genitori o di chi si prende cura di lui, il bambino forma l’idea basilare di se stesso nel mondo e costruisce i modelli interni di Sé e degli altri.
Questi modelli sono importantissimi perché rappresentano la mappa interiore attraverso cui il minore si orienterà nelle esperienze future.
L’influenza delle relazioni familiari conflittuali
La struttura della famiglia ha un ruolo molto meno significativo rispetto al suo funzionamento.
Le variabili strutturali esercitano un’influenza limitata sul risultato psicologico del bambino.
Molto più importante è, invece, la qualità della relazione che intercorre tra qualunque individuo che compone l’ambiente domestico.
Un evento che può avere particolari effetti sullo sviluppo dei bambini è la separazione o il divorzio dei genitori.
Durante e in seguito alla separazione, i genitori hanno un ruolo determinante: devono reggere con efficacia il mondo interiore proprio e quello dei figli, poiché il loro comportamento influenza l’intero sistema parentale.
Ad influenzare maggiormente, e negativamente, lo sviluppo dei figli, non è tanto la separazione in sé, quanto piuttosto l’esposizione ad un ambiente caratterizzato da alta conflittualità.
Il conflitto tra i genitori è il fattore fondamentale che danneggia lo sviluppo dei figli e genera in loro problemi di comportamento.
E, nella maggior parte dei casi, tale conflitto può precedere di anni la separazione.
Il conflitto prolungato crea un clima familiare più teso e i due genitori, occupati a litigare, sono meno disponibili con i figli.
Inoltre, il conflitto genera tensione emotiva e dolore ma i bambini per crescere in serenità hanno bisogno di vivere in ambienti armonici.
E’ più importante che i genitori non siano in conflitto, piuttosto che siano insieme: il bene dei figli lo fa una coppia genitoriale non conflittuale.
Le relazioni familiari, dunque, possono influenzare, negativamente o positivamente, lo sviluppo infantile dei bambini, e sono alla base di tutti i loro comportamenti o atteggiamenti futuri.
L’educazione familiare, in questo senso, può essere di grande aiuto e sostegno ai genitori: contattateci o scriveteci!